disegno di un utero sano

Utero bicorne e gravidanza: è possibile portarla a termine?

L’utero bicorne è una malformazione congenita dei dotti mülleriani, che, in molti casi, la donna scopre solo durante la gestazione o dopo più di un aborto spontaneo. Cosa comporta la compresenza tra utero bicorne e gravidanza? Ecco tutte le possibili conseguenze.

Cos’è un utero bicorne

L’utero bicorne rientra nelle anomalie mülleriane dell’apparato genitale femminile, che si forma già nei primi mesi di vita del feto. In particolare, la struttura dell’utero è generata dall’unione dei corni di Müller, da cui deriva la sua consueta forma a pera. La saldatura errata dei due cordoni di Müller causa la genesi dell’utero bicorne.

In questo caso specifico, la malformazione colpisce il fondo uterino, che non si presenta unito, ma biforcuto creando un solco superiore a 1,5 cm. Motivo per il quale i medici lo chiamano anche utero a cuore. In un utero bicorne completo il solco si estende fino alla cervice, mentre si ferma alcuni centimetri prima in un utero bicorne parziale. Nell’immagine di pazienti.it puoi vederne un disegno esplicativo, comparato a una normale conformazione dell’utero.

Conformazione utero bicorne
Foto di: pazienti.it

Ulteriore distinzione va fatta tra utero bicorne bicolle e unicolle:

  • nell’utero bicolle si creano due canali cervicali;
  • nell’utero unicolle si forma un solo canale cervicale, come in un normale utero.

La conformazione dell’utero bicorne incide sulla capacità di una donna di portare a termine una gravidanza, per due motivi:

  • la ridotta elasticità dell’utero, impossibilitato a espandersi a sufficienza;
  • lo spazio ristretto per il bambino, che affronterà impedimenti fisiologici alla sua crescita durante i mesi di gravidanza.

Come si diagnostica

Il sospetto di utero bicorne sorge dopo ripetuti aborti spontanei, ma non è raro che ci si accorga della sua presenza anche prima della gravidanza. La diagnosi può avvenire con uno o più esami clinici di conferma, eseguiti sotto consiglio della ginecologa:

Ecografia 3D
Accurata al 92%, è un primo step di diagnosi, che permette di verificare anomalie dell’utero e di distinguere tra utero bicorne e utero setto, riportando un quadro preciso della conformazione dell’organo.

Isteroscopia diagnostica

Tecnica endoscopia poco invasiva e indolore, utile a evidenziare la presenza di malformazioni uterine, come l’uterno bicorne o setto, polipi e fibromi. L’esame si svolge con un endoscopio, una piccola telecamerina che viene inserita in vagina fino al canale uterino senza l’utilizzo dello speculum.

Risonanza magnetica (RMN)
Accurata al 100%, permette di analizzare la struttura interna dell’utero senza esposizione ai raggi X. L’assenza di invasività rende la RMN sicura anche in gravidanza.

Sonoisterosalpingografia o isterosalpingografia
Sono due esami con una minima esposizione ai raggi X, che utilizzano un liquido di contrasto per avere un’immagine precisa della cavità uterina e delle tube di Falloppio. Entrambi vengono prescritti nelle indagini sull’infertilità di coppia e, per questo, meno frequenti di ecografia e RMN.

Le conseguenze di una gravidanza con utero bicorne

Le malformazioni dell’utero rientrano tra le cause all’origine dell’infertilità femminile. Motivo per cui vengono spesso scoperte quando, dopo un anno di rapporti non protetti, la gravidanza tanto desiderata non arriva, generando sconforto nella coppia.

L’utero bicorne, purtroppo, fa parte di questa casistica, ma non rappresenta un impedimento al tuo desiderio di diventare mamma. Aumenta però le possibilità di avere una gravidanza a rischio, che necessita di un monitoraggio costante da parte di un’équipe medica specializzata.

Tra le conseguenze di una gravidanza con utero bicorne troviamo:

Aborto spontaneo
Le donne con utero bicorne hanno un rischio di aborto che si aggira attorno al 20% (1 gravidanza su 5) dovuto a interruzioni del flusso sanguigno nella sacca gestazionale e ad anomalie dei recettori ormonali.

Parto pretermine (o prematuro)
Dovuto a una riduzione dello spazio che solitamente un bambino occupa nei 9 mesi di gestazione. L’utero bicorne non ha la stessa elasticità di un utero sano e questo porta il bambino a nascere prima delle 41 settimane nel 15%-20% dei casi.

Posizione podalica del nascituro
La mancanza di spazio influisce anche sulla posizione del bambino, con possibili malformazioni, che coprono un’ampia scala di gravità (assenza di reni o arti non correttamente formati). La posizione podalica o trasversale rientra nelle conseguenze, che impediscono un parto naturale, comportando un taglio cesareo più invasivo per la mamma.

Da dove iniziare per una diagnosi di utero bicorne

Se hai già avuto uno o più aborti spontanei e non riesci a portare avanti una gravidanza, l’utero bicorne potrebbe essere una delle cause. Per ricevere una diagnosi, parti da una visita ginecologica di base, in cui riferire al medico:

  • la tua storia clinica e la presenza di malattie genetiche nelle famiglie della coppia;
  • il numero e la dinamica degli aborti spontanei;
  • ogni dettaglio utile a individuare gli accertamenti corretti a cui sottoporti.

Se abiti nel Lazio e cerchi una ginecologa esperta in infertilità di coppia, puoi prenotare una visita con me presso uno dei centri a Roma e in provincia di Frosinone in cui lavoro:

  • Bioroma, Clinica Valle Giulia a Roma;
  • Gianturco Diagnosis a Roma;
  • Medical Center Research a Pontecorvo (FR).
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